Icario Art Project


Arte e Vino

 

L'Icario Art Project è stato concepito per trasformare l'intera tenuta in uno spazio culturale, sia all'interno che all'esterno. L'arte è continuamente integrata in tutta la tenuta, senza limitarsi ad aree specifiche, creando una miscela unica di creatività e artigianato. Dai dipinti alle sculture, dalle opere in legno a quelle in materiali misti, ogni pezzo interagisce con il paesaggio. Il risultato è una connessione armoniosa tra le arti visive e l'arte del vino, che offre ai visitatori un'esperienza coinvolgente e stimolante.

FUSO

Herbert Mehler è cronologicamente l'ultima opera d'arte arrivata per adornare gli splendidi spazi esterni di Icario. Herbert Mehler è un maestro tedesco contemporaneo di sculture in ferro, nato nel 1949 a Steinau, vicino a Fulda, in Germania. Ha imparato il mestiere del padre, Franz Mehler, maestro di scultura su legno, e ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Norimberga dove ha conseguito il diploma.  Attualmente vive e lavora tra Riedenheim, vicino a Wurzburg, e Kranidi, in Grecia.

Ha vinto numerosi premi come il Nuremberg News Recognition Award, l'Art Award Nuremberg News, il Wurzburg Cultural Award, il First prize- Skulpturen im Park 2008, City of Moerfelden-Walldorf. Per l'artista è importante che tutto, dall'idea alla scultura finita, rimanga nelle sue mani. “Solo allora posso portare l'opera ai suoi limiti, accettando con rispetto la realtà delle possibilità tecniche e artigianali”.

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CABIN

PIETRO RUFFO & MAURIZIO SAVINI

La mostra di opere di Pietro Ruffo e Maurizio Savini ha aperto la stagione artistica della cantina Icario nel 2010. A partire dal suo modo fisico di disegnare che si rifà alla più illustre tradizione italiana e che gli permette di esaminare con precisione anche aspetti dell'universo sensibile non immediatamente percepibili, Pietro Ruffo, laureato in architettura, affronta installazioni di grandi dimensioni e video, muovendosi liberamente tra le varie forme espressive potenziali. Nelle opere di Savini, invece, l'idea di scultura bizzarra e surreale si fonde con fattori sociali e politici, soprattutto nelle sue creazioni spaziali e nelle installazioni.

Maurizio Savini, legno, smalto e acciaio corten 525x140x80 cm. Il visitatore viene accolto dalla scultura situata all'esterno, sovradimensionata e quindi priva di un riferimento funzionale di vivibilità. La relazione tra l'opera e lo spazio e il dialogo installato con il paesaggio circostante guidano il pubblico alla comprensione di questa struttura primaria.

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ROTONDO

All'ingresso della Cantina Icario si trova una scultura potente e simbolica, denominata ROTONDO, che ha un grande significato per la famiglia Rothenberger e la sua visione. Creata da Christian Hack, questa opera d'arte è la prima cosa che i visitatori incontrano, incarnando i valori dell'azienda e accogliendo gli ospiti con anelli aperti che si protendono verso l'alto, rappresentazione del cosmopolitismo e dell'apertura alle culture e alle tecnologie di tutto il mondo.

Gli anelli che si restringono simboleggiano una prospettiva mirata, che guarda al futuro con l'obiettivo dell'innovazione e del progresso. La scultura racchiude la dedizione della famiglia nel fondere la tradizione con valori orientati al futuro, diventando così una porta d'accesso letterale e metaforica all'azienda. Questo pezzo ispiratore non solo cattura lo spirito dell'azienda vinicola Icario, ma serve anche a ricordare il continuo viaggio della famiglia Rothenberger per abbracciare il futuro e allo stesso tempo onorare il proprio patrimonio.

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LE VIE DEL CIELO

ELISEO MATTIACCI 

Protagonista dell'arte contemporanea, lo scultore Eliseo Mattiacci, nato nel 1940, è stato attratto fin da giovane dai metalli e dallo spettacolare processo di saldatura. La critica considera il percorso artistico di Mattiacci a partire dagli anni Sessanta, quando l'artista si avvicina al linguaggio internazionale dell'Arte Povera e del minimalismo, per arrivare alle sculture degli anni Ottanta, così leggere e sensibili da potersi inserire in qualsiasi contesto, interagendo con esso. Il percorso artistico di Mattiacci si fonde con episodi della sua vita e con gli eventi storici del suo tempo: la struttura portante dell'opera consiste infatti in una cronologia illustrata che offre al lettore numerose testimonianze dell'epoca, tra fotografie, testi, inviti, libri e dichiarazioni poetiche. PerIcario, Mattiacci ha ideato un percorso che idealmente digrada verso l'alto, cercando proprio quei “mondi possibili” con una serie di opere che si concentrano sul rapporto dell'uomo con il cosmo, i territori come il vino, l'impresa con l'arte e il territorio. Le Vie del cielo (1996), collocate nel giardino antistante la cantina, rappresentano la terra stessa attraversata da due binari che conducono il visitatore nello spazio interstellare e celeste; Corpo Celeste (2008, realizzato per questa mostra), una montagna di trucioli metallici in uno spazio interno che sembra essere un modello dell'universo, o dell'universo prima del suo inizio, durante il caos originario; Fabbrica del Cosmo” (2004-2008), un gruppo di disegni che sembrano la ‘cucina dell'universo’, rappresentando tutte le energie e le forze che l'uomo immagina di collocare nel cosmo.

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AGATHOS

“Universo adimensionale”

Carlo Franzoso, in arte Agathos, è un matematico e un pittore rinomato in entrambi i campi e, soprattutto, un pensatore eretico. Nato nel Salento, in Puglia, Agathos ha scelto la Toscana come sua patria. È stato a lungo una delle personalità più audaci del panorama artistico-matematico contemporaneo, al punto che alcuni critici lo descrivono come il capo del movimento della “Nuova Arte Matematica”. In realtà, in campo artistico è il fondatore del TransgeometricSpatialism (o Transgeometria), che cerca di riavvicinare gli uomini alla scienza. La scienza ha allontanato gli uomini che ne sono i primi artefici. Agathos, attraverso la Fuzzy Logic, scopre la quinta dimensione o dimensione qualitativa, cioè la dimensione umana.

Ha realizzato per Icario una visione personale del logo dell'azienda, il cavallo con la coda, dipinto con tecniche miste.

 

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CELEBRATION

Il bellissimo dipinto "A Celebration of Wine and Territory" è un vibrante omaggio al profondo legame tra il paesaggio di Montepulciano e il suo rinomato vino. Creata da un amico intimo del proprietario, il Dr. Helmut Rothenberger, l'opera raffigura una natura morta di uva, frutta, formaggi e una bottiglia di vino Icario, il tutto su uno sfondo astratto e strutturato che imita i dolci vigneti della regione. I colori vivaci e i dettagli intricati celebrano l'armonia tra la natura e l'arte della vinificazione. L'artista cattura l'essenza di Montepulciano, dove ogni bottiglia di vino racconta la storia della terra. Questa opera d'arte incarna la passione e il patrimonio che rendono i vini Icario eccezionali.

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FRANCO BONETTI

Franco Bonetti è nato a Firenze il 29 giugno 1958. Trasferitosi a Reggio Emilia, frequenta l'Istituto d'Arte “D. Chierici” sotto la guida di Vittorio Cavicchioni (disegno) e GrazianoPompili (Valori Plastici). Prosegue gli studi a Rieti con Silvano Silvani e nel 1979 entra a far parte del Teatro Municipale di Reggio Emilia dove ha modo di lavorare con diversi registi e scenografi. Franco Bonetti è un pittore e scultore di spicco, celebrato come artista strettamente legato al mondo del teatro, noto come pittore-decoratore, costumista e scenografo. Il suo modo originale di utilizzare un materiale versatile come il plexiglas, lo colloca tra quei rari artisti che non smettono di mettersi in discussione e che hanno un vero e proprio messaggio da trasmettere. È una vera e propria tempesta di colori, contrasti e combinazioni quella che si presenta davanti alle sue opere.

Per l'azienda Icario ha realizzato alcune installazioni in plexiglass che ricordano la sua opera “Accenti e riflessi”, con la parola Icario incisa ripetutamente sul materiale; l'opera “Prima della parola”, tanti pezzi di plexiglass mescolati e sparsi all'interno di un cerchio, a rappresentare il caos dei suoni e dei rumori e l'impossibilità di comunicare prima dell'inizio dei linguaggi; un cavallo a coda di plastica (logo dell'azienda) come portabottiglie.

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GABRIELE BASILICO

“Montepulciano site specific”

Nato a Milano nel 1944, Gabriele Basilico è un fotografo italiano che si definisce “misuratore dello spazio”. Inizialmente ha studiato per diventare architetto prima di intraprendere la carriera di fotografo. I suoi lavori iniziali si concentravano sulla tradizionale fotografia di paesaggio, ma in seguito ha spostato la sua attenzione sulla fotografia architettonica a causa dell'influenza dei suoi precedenti studi di architettura. Raggiunge la notorietà internazionale nel 1982 con il reportage fotografico sulle aree industriali di Milano, “Ritratti di Fabbriche, Sugarco”. A metà degli anni Ottanta fa parte di un gruppo di fotografi incaricati dal governo francese di documentare la trasformazione del paesaggio transalpino, mentre nel 1991 le sue fotografie contribuiscono a documentare gli effetti della guerra sulla capitale libanese di Beirut con il lavoro “Beirut 1991”. Viene premiato alla Biennale di Venezia del 1996. La sua ultima opera pubblica è stata esposta nel dicembre 2012, in occasione dell'inaugurazione di una nuova piazza a Milano. La maggior parte del lavoro di Basilico è stata realizzata con una macchina fotografica tradizionale a mirino e pellicola in bianco e nero. Icario e l'Amministrazione Comunale erano entrambi impegnati a contribuire alla promozione di Montepulciano, a sviluppare la sua cultura e le sue risorse ambientali, a creare un interesse per un settore dell'arte meno esplorato. In “Montepulciano site specific”, viene mostrato come la città non sia semplicemente la “culla” o l'ambientazione delle opere d'arte, ma anche il soggetto e il protagonista. Le immagini di Basilico ritraggono ogni angolo, edificio, strada, sito di questa splendida cittadina collinare, raccogliendoli in un evento ben strutturato con una perfetta combinazione di arte e architettura, rappresentando anche una nuova consapevolezza dell'ambiente circostante da consegnare alle nuove generazioni.

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IL CANTO DELLA TERRA

Il Canto della Terra (2010) di Maurizio Savini è un'opera di grande impatto che combina lo smalto su tavola con un medium non convenzionale, la gomma da masticare. Con una dimensione di 120x200 cm, l'opera rappresenta i filari di vigneti meticolosamente organizzati che salgono sulle dolci colline di Montepulciano. Attraverso quest'opera, Savini cattura l'essenza del paesaggio toscano, sottolineando il legame profondo e intrinseco tra il vino e il territorio da cui proviene. L'uso della gomma da masticare come materiale riflette lo stile caratteristico di Savini, dove la natura transitoria e malleabile della gomma contrasta con la permanenza della terra e delle sue tradizioni.

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InVisib(i)le

Sabrina Haunsperg è nata nel 1980 a Hallein, vicino a Salisburgo. Dal 2001 ha studiato all'Accademia d'Arte di Dusseldorf con Helmut Federle, Siegfried Anzinger e Herbert Brandl. Dal 2008 è stata allieva di Herbert Brandl. Nel 2009 ha ottenuto la borsa di studio USA del DAAD, la borsa di studio Max Ernst della città di Brühl e il premio speciale della Fondazione VordembergeGildewart (Svizzera). Altri successi sono stati la nomina al Premio d'Arte di Zurigo dell'HausKonstruktiv di Zurigo e il programma Art-in-Residence del CC Andratx Mallorca nel 2013. Dal 2011 l'artista è docente presso l'Università Tecnica di Dortmund. Le opere di questa giovane artista sono presenti in collezioni nazionali e internazionali; nel 2016 Icario ha ospitato “InVisib(i)le”.

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L-RAY

Pierluigi Calignano, nato a Gallipoli nel 1971, è un artista italiano che attualmente lavora e vive tra Gallipoli e Milano. Il suo lavoro si concentra principalmente sull'intersezione tra scultura e installazione, dove esplora l'interazione dinamica tra forma, spazio e materiale. Le sculture di Pierluigi Calignano, realizzate in legno, ferro e luci, sono state esposte nel 2008 nella mostra Bateau Ivre, insieme alle opere di altri 15 artisti. Questa mostra esplorava l'arte contemporanea attraverso diversi media ed era nota per la sua interazione dinamica di diverse forme artistiche. Le installazioni di Calignano utilizzano spesso la luce e gli elementi spaziali per creare esperienze immersive che sfidano la percezione dello spettatore, un tema ricorrente nel suo lavoro.

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NYMPHEAS

Sara Goldschmied (1975) ed Eleonora Chiari (1971) hanno formato il duo Goldiechiari nel 2001. Dal 2014 lavorano sotto il nome di Goldschmied& Chiari a Milano, dove vivono. Sotto questa sigla lavorano con diversi media: fotografia, video, performance e installazioni. Hanno ottenuto riconoscimenti nazionali e internazionali, collaborando con istituzioni e musei. Hanno partecipato alla terza edizione del Nanjing International Art Festival, The Fear Society, evento collaterale della 53a Biennale di Venezia (2009), alla prima edizione di Dublin Contemporary, Dublino (2011) e alla quinta edizione di Video Zone International Video Art Biennial - Center for Contemporary Art, Tel Aviv (2010). Nel 2015 le loro opere sono state selezionate dal National Museum of Women in the Arts (NMWA) di Washington D.C. e dal Museo del Novecento di Milano per la mostra Organic Matters - Women to Watch 2015, NMVA, Washington D.C. (2015). Alcune opere recenti sono state documentate nel loro ultimo catalogo: Goldschmied& Chiari, Ladémocratieest illusion(2016). Nel 2011, Icario ha ospitato la mostra Nympheas; galleggianti sull'acqua come i celebri ritratti di Monet, nel pensiero degli artisti sono cambiati in semplici sacchetti di plastica abbandonati nel corso di un fiume - uno spunto per riflettere sul tema dell'inquinamento.

 

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RACING LEGACY

Questo dipinto dinamico, “The Racing Legacy of Dr. Rothenberger”, creato da un amico intimo del Dr. Helmut Rothenberger, rende omaggio al suo amore per le corse di auto d'epoca. Il pezzo forte è l'auto d'epoca con cui ha corso nell'iconico rally Pechino-Parigi, un viaggio impegnativo di resistenza e avventura. L'auto, raffigurata con precisione dettagliata, si trova su uno sfondo di tratti astratti che simboleggiano la velocità e il movimento. Il numero di targa e gli elementi di gara evocano il brivido della competizione e lo spirito di esplorazione che guida Rothenberger sia nelle corse che nella sua passione per la viticoltura. Questo dipinto cattura un aspetto unico della vita e dell'eredità del Dr. Rothenberger, unendo il suo amore per le auto e l'arte del vigneto. ARMONIA DEL VIGNETO Questo vibrante dipinto, dono dell'artista Susanne Peiker, è uno splendido omaggio alla famiglia Rothenberger e al suo amore per i vini Icario. Peiker, un'amica intima della famiglia, ha scelto di raffigurare un grappolo d'uva astratto in ricchi colori viola e oro, che simboleggia il cuore della viticoltura: il vigneto. Le pennellate vorticose e le tonalità scintillanti evocano la vivace energia e la bellezza del processo di coltivazione dell'uva, fondendo natura e creatività. Appeso sopra le botti di vino della cantina Icario, questo pezzo si integra perfettamente con l'atmosfera rustica e raffinata dello spazio, fungendo da colorato promemoria della passione e dell'arte della vinificazione. Il legame tra la famiglia Rothenberger, l'amicizia con Peiker e l'amore condiviso per il vino pregiato è immortalato da questa splendida opera d'arte, che non è solo una decorazione, ma un legame significativo tra amici, vino e natura.

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VINEYARD HARMONY

This vibrant painting, a gift from the artist Susanne Peiker, stands as a stunning tribute to both the Rothenberger family and their love for Icario wines. Peiker, a close friend of the family, chose to depict an abstract cluster of grapes in rich purples and golds, symbolizing the heart of winemaking: the vineyard. The swirling brushstrokes and shimmering hues evoke the lively energy and beauty of the grape-growing process, merging nature and creativity.

Hanging above the wine barrels in the Icario winery, this piece perfectly complements the rustic and refined atmosphere of the space, acting as a colorful reminder of the passion and artistry involved in winemaking. The bond between the Rothenberger family, their friendship with Peiker, and their shared love for fine wine is immortalized through this beautiful piece of art, making it not just a decoration, but a meaningful connection between friends, wine, and nature.

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NATURE'S EMBRACE

La splendida scultura che vedete è stata un sentito regalo al Dr. Helmut Rothenberger da parte di un caro amico per festeggiare il suo 70° compleanno. Progettata per abbellire la terrazza della Cantina Icario, questa opera unica accoglie calorosamente gli ospiti al loro arrivo, rappresentando simbolicamente l'ospitalità, la crescita e la natura. La sua forma fluida, ornata da viti e fiori delicati, riflette la bellezza organica del paesaggio circostante, fondendo perfettamente arte e natura. La scultura non solo valorizza l'estetica della terrazza, ma rappresenta anche il profondo legame che il Dr. Rothenberger ha coltivato sia con i suoi amici che con la terra di Montepulciano. Quando gli ospiti si riuniscono per le degustazioni di vino o semplicemente per godersi il panorama mozzafiato, vengono accolti da questo simbolo di vita e di amicizia, che incarna perfettamente lo spirito di Icario: un luogo dove tradizione, arte e relazioni si fondono per creare qualcosa di unico e speciale.

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