ELISEO MATTIACCI
Protagonista dell'arte contemporanea, lo scultore Eliseo Mattiacci, nato nel 1940, è stato attratto fin da giovane dai metalli e dallo spettacolare processo di saldatura. La critica considera il percorso artistico di Mattiacci a partire dagli anni Sessanta, quando l'artista si avvicina al linguaggio internazionale dell'Arte Povera e del minimalismo, per arrivare alle sculture degli anni Ottanta, così leggere e sensibili da potersi inserire in qualsiasi contesto, interagendo con esso. Il percorso artistico di Mattiacci si fonde con episodi della sua vita e con gli eventi storici del suo tempo: la struttura portante dell'opera consiste infatti in una cronologia illustrata che offre al lettore numerose testimonianze dell'epoca, tra fotografie, testi, inviti, libri e dichiarazioni poetiche. PerIcario, Mattiacci ha ideato un percorso che idealmente digrada verso l'alto, cercando proprio quei “mondi possibili” con una serie di opere che si concentrano sul rapporto dell'uomo con il cosmo, i territori come il vino, l'impresa con l'arte e il territorio. Le Vie del cielo (1996), collocate nel giardino antistante la cantina, rappresentano la terra stessa attraversata da due binari che conducono il visitatore nello spazio interstellare e celeste; Corpo Celeste (2008, realizzato per questa mostra), una montagna di trucioli metallici in uno spazio interno che sembra essere un modello dell'universo, o dell'universo prima del suo inizio, durante il caos originario; Fabbrica del Cosmo” (2004-2008), un gruppo di disegni che sembrano la ‘cucina dell'universo’, rappresentando tutte le energie e le forze che l'uomo immagina di collocare nel cosmo.